mercoledì 25 febbraio 2015

Internet è una brutta persona – La (s)fiducia nel genere umano

Salve a tutti, benvenuti nel blog curato come i rendering dell’Expo.



La ricerca di oggi, ed il relativo delirio, si concentrano sul termine… 

Rosetta

Come al solito, via con ipotesi e previsioni sui possibili risultati del completamento automatico di Googlea a riguardo. Stavolta inizio io, vediamo un po’… beh, le prime cose che mi vengono in mente sono sicuramente queste:


E voi? A cosa state pensando?
Bene. Vediamo cosa ci propone, invece, Google. Rullo di tamburi…
Uomini e donne

Ma porco qui e porco lì, davvero?! E che c**o…! E va beh, se proprio devo… (scuote la testa sconsolato), devo. Per chi ha vissuto su Marte negli ultimi anni, “Uomini e donne” è una trasmissione tv che ammorba appassiona gli italiani da anni, in cui uomini e donne, appunto, detti tronisti e troniste, sono impegnati nella ricerca di un compagno/a da scegliere tra diversi corteggiatori. Mamma mia, scrivere queste tre righe è stata la cosa più difficile della mia vita…
Tra le troniste ed i tronisti ci sono stati, in passato, anche Anna Munafò, seconda classificata a Miss Italia del 2005, e l’attore Alessandro Pess (per far contento anche il pubblico femminile)…

E questi due hanno bisogno di andare in tv per trovare un partner ? E io, allora? Dove dovrei andare? A Lourdes?

Non avendo mai visto il programma, mi aspettavo che questa Rosetta fosse una giovane sgallettata e invece no. Facendo una clamorosa gaffe, mi accorgo che tale Rosetta di Uomini e Donne è in realtà l’arcinota signora Rosetta, scomparsa il 12 gennaio 2015, protagonista della versione geriatrica del programma, nota come “Trono Over”, in cui i partecipanti alla trasmissione sono uomini e donne dai quarant’anni in su. Ma molto, molto in su.

Passiamo oltre. A seguire, il completamento automatico mi consiglia:

ESA

E dopo la clamorosa figura di merda di prima, mi riprendo in zona cesarini azzeccando la seconda previsione! Rosetta, infatti, è la nota missione spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA appunto) che ha portato, il 12 novembre 2014, allo storico atterraggio del lander Philae sulla superficie della cometa 67P/Churyumov Gerasimenko. Con una punta di italico orgoglio, ricordo l’importante ruolo avuto dall’Agenzia spaziale italiana (ASI) nel progetto. Tutto bello, no? Certo…
Tra i primi risultati che Google offre, vale la pena ricordare il celeberrimo servizio del TG4 sulla missione ad opera di Mauro Buffa. È un fatto stranoto, ma per chi se lo fosse perso, fatevi un favore e perdete 90 secondi della vostra vita per guardarlo (qui):


Fatto? Avete smesso di ridere? Bene. Premesso che, secondo me, Buffa è il più grande troll del mondo, il servizio in questione è, al tempo stesso, la cosa più divertente e più inquietante del mondo. Il servizio, con “Let it snow” in sottofondo, si apre con una riflessione sull’importanza delle comete nell’immaginario collettivo a partire, ovviamente, dalla cometa della Natività. Non è un bell’inizio: tutti sappiamo che religione e scienza non hanno mai avuto questo gran rapporto…

Non dirlo a me!


La musica di sottofondo si fa più angosciante e Buffa ci ricorda che “Non lo sapeva quasi nessuno, ma è dal 2004 che l’ESA lavora per rovinarci questa immagine” per passare poi a mostrare “Le immagini di un sasso polveroso”. Ma scusa Buffa, che ti aspettavi? L’arcobaleno con alla fine gli gnomi e la pentola piena d’oro? Un’esplosione di colori ed arcobaleni scaturiti da un’orgia selvaggia tra gli orsetti del cuore ed i Mini Pony?

La cometa in realtà e la cometa secondo Buffa


Dopo l’amara considerazione che “Verrà fatto un buco sulla superficie e fa quasi male sapere che il trapano è stato costruito in Italia” (ci mancava pure la velata accusa di molestie sessuali ai danni della cometa…), Buffa si lamenta della mancanza del mistero, ormai svelato, con riferimento all’asteroide di Armageddon. Caro Buffa, spero che il suddetto asteroide ti sfondi il parabrezza dell’auto, così, per il brivido del mistero. Scherzo, ovviamente, povero asteroide… Si sostiene, inoltre, che gli scienziati siano gli unici ad eccitarsi per la missione (e beh, se fate servizi come questi…) e ci si lamenta del costo della missione, più di 100 milioni di euro, “Francamente troppi per recuperare un frammento archeologico dell’Universo”.

Scineza! Tu... non puoi... passare!

La missione, in realtà, è costata ai cittadini dell’Unione Europea circa 3.50€ a testa.

Poco meno di un Sexy Candy Lollipop

La gag Il servizio scatena un discreto casino sul web fino al punto che il TG4, il 14 Novembre, tira fuori dal cilindro un altro fenomenale servizio (ma sì, perdeteli altri due minuti della vostra vita: qui).
Lo avete visto? Bene. Smettetela di assumere la tipica posizione da facepalm che, altrimenti, non riuscite a leggere. Anche questo servizio è, naturalmente, una perla e sfata il luogo comune secondo cui i sequel sono sempre inferiori agli originali. Ora… nel servizio si sostiene che si voleva solo fare un po’ di ironia (normale, in un telegiornale...), ma che gli ultrà della scienza hanno cominciato a ricoprire di insulti la redazione del TG4. Partendo dal presupposto che l’espressione “gli ultrà della scienza” è un ossimoro, facciamo un piccolo gioco:

 Trova l'intruso, parte I
  Trova l'intruso, parte II

Inoltre, conclude Buffa, “nulla è stato tolto alla particolarità della missione ed al ruolo dell’industria e della ricerca italiana” (strano, devo aver visto un altro servizio), chiosando che “Se mettere in dubbio i dogmi della scienza diventa un’eresia, non è in questo Tg che qualcosa non va”. Caro Buffa, mettere in dubbio i principi fondamentali, le verità universali e indiscutibili (cioè i dogmi) della scienza è, di fatto, un’affermazione contraria all’opinione comunemente accettata (cioè un’eresia). Che poi, gli scienziati hanno una grande ironia, guardate qua:

Il Manifesto della missione realizzato dall'equipaggio della ISS Expedition 42 (a sinistra) che riprende la locandina del film "Guida galattica per autostoppisti" (a destra), in onore dell'omonima serie di romanzi.  Fighissimo!

Pensate che sia solo il giornalismo italiano (sì, il TG4 è un telegiornale…) ad accanirsi su Rosetta? Sbagliate di grosso! Cercando qua e là, ci si imbatte nella disavventura del fisico britannico dell’ESA Matt Taylor, figura chiave del progetto. Così, a pelle, mi sta un sacco simpatico: sembra un nerdone di quelli super spassosi. Insomma, ci uscirei più che volentieri insieme a bere una birra (sì, lo farei anche con Buffa, ma la sua birra la correggerei con il Guttalax…). Il nostro Taylor fa l'errore di presentarsi alla conferenza stampa, giustamente su di giri, con indosso questa camicia con disegni raffiguranti pin up sexy:

Taylor collezione autunno 2014

Apriti cielo. Si apre un processo mediatico e Taylor viene accusato di misoginia, sessismo e di aver provocato l'estinzione dei dinosauri. Sì, avete capito bene. Pensate che stia esagerando? La versione online del Guardian (e io che pensavo che i giornali idioti esistessero solo in Italia), riporta imbarazzanti stralci dell’intervista alla sorella di Taylor in cui, tra l’altro, si ricorda che Taylor è il tipico scienziato distratto capace di dimenticare dove ha parcheggiato l’auto (è capito anche a me, ma almeno non sono stato accusato di sessismo… non ancora, almeno). Insomma, per farla breve, nell’arco di 6 giorni, Taylor è costretto a chiedere scusa in una rassegna stampa, che sa tanto di caccia alle streghe, ed il povero cristo, travolto da una cosa più grande di lui, si commuove…

 Taylor crocifisso in sala mensa

Pensate sia finita, col cavolo! Qualche tempo fa, il programma tv Voyager (sì, mi piace vincere facile), spacciando come fonte il Washington Post, parla di “Resti di una base aliena fotografata da Rosetta… La notizia sarebbe stata rubata alla NASA da un hacker, che l’avrebbe poi diffusa”. Premesso che la missione Rosetta è dell’ESA, il Washington Post non ha mai pubblicato la foto in questione che, sorprendentemente, è un fotomontaggio basato sulla pianta del parco del Palazzo di Sanssouci, in Germania. Attivissimo lo spiega, meglio di come potrei farlo io anche facendomi venire un'emicrania gigante, nel suo bellissimo blog qui.

È tutto per oggi, alla prossima!

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